Viaggiando tra Venezia e il Mar Egeo
Dal quotidiano Il TEMPO del 28 febbraio 1996

Vanni

Dopo una lunga permanenza artistica in Francia ed in Belgio, Vanni propone un percorso pittorico a lui particolarmente caro: un viaggio ideale da Venezia a Naxos.

La tavolozza dei colori del Maestro si è per la circostanza predisposta ad accogliere una sintesi dell’acqua e della luce. Le tele sono ardenti, scintillano, fiammeggiano, spumeggiano quasi nel mostrare le più essenziali immagini di Venezia e del lucente Mediterraneo. Pochi personaggi o muri contro i quali la sagoma delle ombre o delle luci abbaglianti portano ad una perfetta armonia cromatica.

La visione del Maestro supera il volto delle cose per scoprire il loro valore intimo e segreto. La sorgente di ispirazione non nasce dal mentale, bensì dall’aspra realtà. Si nota una sorta di volontà geometrica, la fluidità, lo slancio del colore riposano su un tracciato lineare e di un sapiente contrasto di colori.

Il suo sguardo si ferma lì dove la giunzione di una cosa o di un’atmosfera lo ispirano.
Dalle tele dell'artista sprigiona l’essenziale ma nel contempo anche l’immensità della laguna veneta e del mare Egeo. La natura è sontuosa ed inquietante, si situa al di là di se stessa: le piante sono verdi, viola, gialle, con il fogliame tormentato spesso dal vento, le rocce rivestono la durezza e la luce dello smalto, le figure sono sagome enigmatiche che sembrano accontentarsi di esistere, le linee sono di una purezza insolente.

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